La prova costume tanto temuta da milioni di donne, e uomini, ha oramai condotto la maggior parte di noi davanti allo “specchio delle brame” pronti a pronunciare la leggendaria domanda: “siamo o non siamo i più belli del reame estivo?”. Attenti alla risposta. I sorrisi e i sospiri di sollievo non sono garantiti. Anzi. Molto spesso, indossando gli abitini striminziti della bella stagione, facciamo i conti con gli eccessi invernali che si traducono in antiestetici accumuli adiposi, non proprio belli da vedere.

Ma cosa fare per riconquistare la perfetta forma fisica? La dieta, si sa, comporta sacrificio e, spesso, per accellerare i suoi effetti si ricorre a metodi specifici dai risultati promettenti. Quali? Gli integratori alimentari per perdere peso. In tv, sui giornali, in farmacia o in erboristeria, ci imbattiamo in soluzioni omeopatiche che garantiscono risultati “a prova di piuma”. Ma sarà poi vero?

Inutile dire che molti consumatori di integratori, pur volendo perdere peso, non modificano nessuna delle abitudini che li ha portati a essere fuori forma, con risultati quindi negativi. Nessun prodotto è miracoloso e il benessere fisico dipende da molti fattori che si intrecciano l’uno all’altro per garantirci di raggiungere i nostri obiettivi di salute e bellezza. Importante, infatti, è combinare gli integratori a una dieta sana, ipocalorica, e praticare uno sport, quello che si preferisce in base alle proprie attitudini. La dieta, poi, non deve assolutamente essere frutto del “fai da te”. Affidarsi a un nutrizionista è la scelta migliore, la vera garanzia per il successo. Uno specialista, infatti, valuterà lo stato di salute del paziente, indicando un percorso alimentare in linea con le sue esigenze. Obiettivo? Perdere peso, mantenendo la salute del corpo.

Ma entriamo nel dettaglio, prima la dieta, poi lo sport e per finire i più famosi integratori.

Mangiar sano rende più belli

L’alimentazione può influire sul nostro aspetto e renderci più belli. Vero? Verissimo, a quanto pare. Ma scopriamo perché?

“Dimmi ciò che mangi e ti dirò chi sei”. Quante volte ci saremo sentiti ripetere questa frase? Molte, forse, e adesso è il caso di rifletterci un po’ su. La nostra alimentazione incide sull’aspetto, oramai la cosa è evidente. Ma non solo, il nostro aspetto è espressione della salute, quindi mangiar bene significa star bene e questo ci porta a essere più belli. Una somma di cause-effetti, dunque, che non può lasciarci impassibili. Ma quali sono allora i consigli giusti per perdere il peso in eccesso?

L’esercizio fisico è uno degli ingredienti principali. Come sostenuto dal dietologo americano Michael Dansinger, che afferma come sia necessario limitare il sale e gli amidi per ridurre la ritenzione dei liquidi.

E se volessimo una soluzione veloce? Non sempre la velocità è la strada migliore. Dansinger raccomanda, passo dopo passo, di ridurre al minimo anche gli zuccheri aggiunti e i grassi animali. Per una rapida perdita di peso, che sia comunque salutare per il nostro organismo, si raccomanda di concentrarsi su frutta, verdura, albume d’uovo, prodotti di soia, pesce, crostacei, alimenti senza grassi e bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno. Un diario alimentareseguito dal nutrizionista, può essere una preziosa guida da tenere sempre con sé.

I “miracoli” dello sport

Lo sport influisce in positivo sul nostro aspetto fisico, aiutandoci a migliorare le nostre prestazioni giornaliere. Ritrovare lo splendore con l’attività fisica è dunque un imperativo.

Dieta a parte, lo sport è l’altro ingrediente segreto. Praticare jogging, nuoto, andare in bicicletta o in palestra, può essere la chiave di volta per ritrovare la tonicità perduta, anche dopo il dimagrimento.

Gi esperti ritengono che 30 minuti di attività fisica ogni giorno possano rappresentare un toccasana per la salute cardiovascolare e, nello stesso tempo, aiutarci nel bilancio energetico e nella perdita di grasso. Il miglior tipo di esercizio per la perdita di peso può essere eseguito a moderata o elevata intensità per 30-60 minuti. Tutte le attività aerobiche sono efficaci ed è per questa ragione che vanno inserite nella nostra routine quotidiana.

Anche in questo caso, prima di scegliere un’attività fisica, parlare con il proprio medico di fiducia può essere importante per la propria salute.

Gli integratori: perdere peso con gusto!

Corsa, nuoto, dieta sana e… integratori. Si ma quali scegliere? Fanno bene o male? Ecco qualche consiglio di salute.

Sport, dieta e integratori. A questo punto, prenderli in considerazione può essere lecito. Basta farlo con attenzione. Molti integratori sono pubblicizzati come “estremi bruciatori di grasso”, veri e propri miracoli in barretta o da bere. Ma quanto è vero e quanto invece è frutto delle trovate pubblicitarie?

La professoressa e dietista Melinda Manore dell’Oregon State University ha analizzato durante una ricerca alcuni integratori, evidenziando che spesso non ci sono studi concreti che provino le qualità dimagranti dei composti, mostrando come invece è bene porre la giusta attenzione agli effetti collaterali comprovati che possono variare da caso a caso. Leggere le indicazioni e chiedere consigli a un nutrizionista è in questi casi importantissimo.

Esistono poi diversi tipi di integratori che si possono suddividere in 3 categorie, ovvero:

  1. Integratori termogenici: sono in grado di aumentare il calore corporeo e bruciare i grassi, diminuendo anche l’appetito. Gli integratori termogenici spesso contengono forti stimolanti che possono causare effetti collaterali, come nausea, mal di testa, ipertensione o insonnia. Per questa ragione devono essere consigliati da un medico. La fosforilazione ossidativa, ovvero il processo grazie al quale il corpo brucia calorie a un ritmo accelerato per mantenere stabili le temperature dell’organismo, può risvegliare il funzionamento del metabolismo. Gli integratori termogenici, infatti, aumentano il consumo di energia da parte delle cellule, stimolando i recettori beta-adrenergici che causano una maggiore eccitabilità della cellula e il conseguente aumento di consumo di energia. L’arancio amaro, il tè o il caffè verde, le foglie di tarassaco comune e le vitamine B3 e B5, sono sostanze note per il loro potere termogenico.
  2. Acceleratori del metabilismo: sono prodotti omeopatici o erbe che agiscono sul metabolismo, portando a perdere peso. Sostanze come il caffè, le fibre, la L.Arginine, l’acido linoleico coniugato, una forma di acido omega-6, e la garcinia, sono note per la loro azione acceleratoria sulla normale funzionalità del metabolismo. Queste sostanze consentono di bruciare più velocemente i grassi, soprattutto nei soggetti che, a causa di una alimentazione irregolare, non smaltiscono facilmente i pasti. Tra gli acceleratori, esistono anche dei farmaci dimagranti, i cui effetti collaterali devono essere resi noti da uno specialista, a base di caffeina ed efedrina, un alcaloide presente nelle piante del genere Ephedra, che bruciano i grassi in eccesso.
  3. Soppressori dell’appetito: se la fame non si fa sentire, rinunciare a piatti abbondanti risulta più semplice. È per questa ragione che sono largamente diffusi i cosidetti soppressori dell’appetito, come le fibre solubili, che limitano le nostre sensazioni, dandoci un costante senso di sazietà. Ma come agiscono esattamente? Questi integratori agiscono sul senso della fame, limitandolo. Anche alcuni tipi di alimenti ci aiutano in questo senso, come i cibi ricchi di fibre, i cereali integrali (avena), le mele, i fagioli, l’insalata (se mangiata prima del pasto principale), zuppe a base d’acqua, il pompelmo e le proteine magre, come il pesce. La cannella e i semi di lino sono buoni metodi naturali per saziarci senza assumere troppi grassi. Anche l’acqua è un soppressore della fame, mantenendo il corpo adeguatamente idratato.

Integratori per perdere peso: ecco quali scegliere

La scelta dell’integratore giusto per perdere peso non deve mai essere scontata e semplice. È bene valutare adeguatamente cosa è più opportuno per il proprio benessere.

La scelta degli integratori per perdere peso è molto spesso ardua. Una voce esperta può consigliarci al meglio, e fare di testa propria non sempre è opportuno. Non si può ignorare, infatti, che gli integratori siano delle sostanze in grado di interagire con terapie in atto, o causare l’aggravarsi di alcune condizioni patologiche. La dott.ssa Valentina Frantoni, nutrizionista, sottolinea che “essendo questi prodotti venduti come integratori, potrebbero bypassare sul mercato i controlli che di prassi vengono fatti per i farmaci; ecco come mai si spiega la vendita al pubblico di sostanze di per sè diciamo non tossiche che poi si possono rivelare molto pericolose. Di fatto, una volta appurata l’autenticità di provenienza, sicuri di aver comprato la confezione in un negozio certificato, e una volta letta bene l’etichetta, si può dire che tale prodotto non rechi danno alla salute. Il metodo comune per perdere peso è quello di seguire un’alimentazione corretta e fare regolare esercizio quotidiano, ma si sa che così facendo i risultati sono lenti, per questo spesso si cercano mille modi per accelerare i tempi. Corretto quindi fare delle scelte consapevoli ogni volta che introduciamo qualcosa nel nostro organismo“.

Tra gli integratori commercializzati in Italia, troviamo:

  • L. Arginine: accelleratore del metabolismo e nota anche per i suoi potenziali benefici al cuore e ai reni. Alimenti ricchi di arginina sono la carne rossa, pesce, pollame, germe di grano, cereali, noci e semi, e prodotti caseari. Dal momento che l’arginina può aiutare a rafforzare le arterie e migliorare il flusso sanguigno, può anche essere preziosa in caso di disfunsione erettile. Negli studi clinici, l’arginina è stata utilizzata in modo sicuro con minori effetti collaterali per un massimo di tre mesi. Possibili effetti indesiderati comprendono dolore addominale e gonfiore, diarrea e gotta. L’arginina può interagire con alcuni farmaci che abbassano la pressione sanguigna. Le donne incinta e che allattano non devono assumere questo integratore senza prima parlare con il medico.
  • Caffè verde: ovvero il caffè prodotto dai chicchi non tostati. Il processo di tostatura dei chicchi di caffè riduce la quantità di acido clorogenico. Pertanto, chicchi di caffè verde hanno un più elevato livello di acido clorogenico rispetto al normale. Questo acido ha benefici per la salute, in caso di malattie cardiache, diabete e favorisce la perdita di peso. Alcune ricerche dimostrano che l’assunzione di estratto di caffè verde in quantità di 80-200 mg al giorno può portare a una perdita di peso modesta per un periodo di 12 settimane, grazie al suo potere termogenico. Diverse sono le ricerche ancora in corso. Anche in questo caso, importante è valutare le interazioni del prodotto con farmaci e altre sostanze.
  • Acido linoleico coniugato: alcune ricerche suggeriscono che una dieta ricca di acido linoleico coniugato potrebbe ridurre il rischio di cancro del colon e del retto nelle donne. Non è noto se l’assunzione di integratori di acido linoleico coniugato forniscano lo stesso beneficio. In caso di obesità, l’acido linoleico coniugato potrebbe contribuire a ridurre il grasso corporeo, ma non il peso corporeo, accellerando il metabolismo. In caso di gravidanza o diabete è bene consultare il proprio medico.
  • Tè verde: il tè verde è un prodotto realizzato dalla pianta Camellia sinensis. Il tè verde viene utilizzato per migliorare la prontezza mentale e il pensiero, ma anche per ritrovare la forma fisica, grazie alla sua azione diuretica e brucia grassi. È utilizzato anche per il trattamento di disturbi di stomaco, vomito, diarrea, mal di testa, perdita di tessuto osseo (osteoporosi), e tumori solidi.
  • Chitosano: è uno zucchero che si ottiene dallo scheletro esterno duro di molluschi, tra cui granchi, aragoste e gamberi. Il chitosano è usato per trattare l’obesità, colesterolo alto, e la malattia di Crohn. Viene anche usato per trattare le complicanze che i pazienti con insufficienza renale in dialisi hanno, come il colesterolo alto, l’anemia, la perdita di forza e di appetito, e i disturbi del sonno.
  • Glucomannano: è una fibra dietetica derivata dai tuberi dell’Amorphophallus konjac che toglie il senso della fame. La farina di Konjac è usata per fare una gelatina chiamata konyaku, un alimento molto comune nella cucina giapponese. Il glucomannano offre un vantaggio rispetto alle normali forme di fibra. Quando viene a contatto con l’acqua, può gonfiarsi fino a 17 volte il suo volume originale. Queste qualità lo rendono potenzialmente molto utile come integratore naturale di fibre in grado di dare un senso di sazietà.

Integratori per perdere peso: non sempre un toccasana

Quali sono gli effetti collaterali degli integratori che promettono la perdita del peso in eccesso? Bella domanda, molto comune. Ecco qualche risposta.

Non sempre gli integratori per perdere peso possono considerarsi salutari. Oltre ai comuni effetti collaterali, che è necessario valutare anche con un consulto medico, esistono integratori la cui efficacia combinata al benessere non è accertata.

Tra questi, ricordiamo l’evodiamina, una sostanza alcaloide che si trova in natura nel frutto della piantaEvodia Rutaecarpa. Questa sostanza ha un potere termogenico e analgesico, noto dalla medicina tradizionale cinese. Diversi studi, però, sottolineano ancora una grande incertezza sugli effetti collaterali, il che la rende non sempre sicura in gravidanza e nei casi di cattiva coagulazione del sangue. Potrebbe, infatti, rallentare la coagulazione stessa.

Un altro integratore che suscita dubbi è il yohimbinaun alcaloide con effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale, estratto dalla corteccia della Pausinystalia yohimbe e dalle foglie della Rauwolfia serpentina. Se assunto in eccesso, può provocare gravi effetti collaterali, come vertigini, cefalea, nausea, o vampate di calore. Può anche procurare disturbi dell’umore (come ansia, irritabilità, nervosismo), tremore, variazione della quantità di urina.

E gli integratori da non utilizzare? 

Tra gli integratori off limits, troviamo l’efedrina, una sostanza illegale in Italia che può creare fenomeni di dipendenza e può essere usata nella sintesi della metanfetamina. È considerata, inoltre, una sostanza dopante per gli sportivi. Tra gli effetti collaterali si possono riscontrare, respiro affannoso, tachicardia, aritmie, ipertensione, edema polmonare, miocardite, agitazione psicomotoria, ansia e tremori.

Anche le anfetamine hanno un potere dimagrante, ma sono considerate sostanze che possono craere dipendenza, avere gravi effetti sulla salute e quindi pericolose da commercializzare.

Perdere peso per acquisire salute

Perdere peso dunque deve essere un imperativo a patto che accompagnato dall’obiettivo di mantenersi in buona salute. Integratori, sport e dieta sana possono contribuire a ritrovare la perfetta forma fisica e anche una maggiore fiducia in se stessi. È importante iniziare un percorso efficace e valido, chiedendo il sostegno di specialisti che potranno guidarci, e far sì che la risposta alla domanda posta all’inzio sia un sì, sì alla prova costume e sì al volersi bene.